La Deontologia
Nell'esercizio della sua attività, l'avvocato è tenuto al rispetto di regole deontologiche molto rigide. Questo obbligo etico differenzia l'avvocato, che è un ausiliario di giustizia, da altri prestatori di servizi nel campo del diritto, non soggetti a tale obbligo.
Prima di assumere l'incarico, l'avvocato presta giuramento nei seguenti termini:
"Giuro, come avvocato, di esercitare le mie funzioni con dignità, coscienza, indipendenza, probità e umanità".
Questo giuramento, che è un impegno assunto in pubblico, il cui mancato rispetto espone il suo autore a sanzioni, costituirà la base dell'attività dell'avvocato per tutta la sua carriera. .
In Francia, oltre al sacerdote, l'avvocato è l'unico istituto vincolato da obblighi di stretta riservatezza che comunemente viene chiamato “segreto professionale”.
Nessuna informazione, qualunque essa sia, che il cliente comunica al suo avvocato sarà divulgata a terzi perché l'avvocato non è obbligato a divulgare le informazioni in suo possesso. Pertanto, tutta la corrispondenza, e in generale il fascicolo dell'avvocato, sono protetti dal segreto professionale.
Tale obbligo etico, che costituisce il fondamento stesso della fiducia che l'avvocato ispira agli occhi del pubblico, gli consente di assicurare la difesa degli interessi dei propri assistiti in piena autonomia.
I principi di riservatezza, indipendenza, onore, disinteresse, delicatezza, cortesia e lealtà costituiscono l'essenza stessa della professione legale. Dimostra inoltre, nei confronti dei propri clienti, competenza, diligenza, dedizione e prudenza.
La professione legale è in continua evoluzione e si sforza di non perdere di vista gli sviluppi della società, legati in particolare alle nuove tecnologie, per essere in linea con le aspettative della società.